
Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le giornate Fai, che quest'anno compie 50 anni. In tutta Italia si potranno visitare 750 luoghi d'arte in 400 città su tutto il territorio. Grazie alla manifestazione, arrivata alla 33esima edizione, quest'anno in Emilia-Romagna apriranno al pubblico 54 luoghi d'arte e gli organizzatori si aspettano oltre 30mila visitatori, come della passata edizione.
Tra i monumenti che si potranno visitare, anche il complesso della chiesa e del castello di Medelana e il suo borgo, a Marzabotto, nel bolognese, i passaggi segreti del Palazzo Ducale di Sassuolo, palazzo Ghetti a Rimini, con la residenza storica e la fabbrica dei fiammiferi. Non manca anche l'attenzione alla natura, con un percorso naturalistico nel borgo di Volano, tra le valli Canneviè e Porticino, a Codigoro e tante altre mete.
Tante anche le conferme, tra cui la Certosa di Parma, i palazzi Hercolani e Malvezzi Campeggi e l'oratorio di San Filippo Neri a Bologna. In Emilia-Romagna saranno aperte al pubblico anche la Casa di Cesare Maltoni, a San Lazzaro di Savena e Palazzo Comelli, a Camugnano, dimore che fanno parte della Rete delle "Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna".
"Le giornate del Fai sono sempre una splendida occasione per scoprire o riscoprire qualche angolo del nostro territorio e del nostro patrimonio culturale - ha detto l'assessora Gessica Allegni-. Un'opportunità di conoscenza che porta tanti cittadini ogni anno a visitare luoghi straordinari e ad apprezzarne il valore, e che sprona anche le istituzioni alla tutela e alla conservazione. Un lavoro straordinario per cui dobbiamo ringraziare il Fai e i suoi tanti volontari".
"Il Fai quest'anno apre 54 luoghi, grazie alla disponibilità meravigliosa dei nostri delegati, e quest'anno si può spaziare a tutto tondo dall'alto Piacentino al basso Ferrarese per le giornate Fai di Primavera", spiega Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna, che ha presentato la manifestazione insieme alla referente Fai regionale, Barbara Rossi.
Il Fai quest'anno ha voluto includere anche "due luoghi particolari" come le chiese di San Bartolo a Ferrara e di San Luca degli Eremitani a Parma, "che hanno bisogno di aiuto e di restauri", spiega di Francesco. Anche tra il pubblico "c'è molta sete di conoscenza - aggiunge la presidente Fai dell'Emilia-Romagna - così come tra i nostri apprendisti, che sono i ragazzi delle scuole. E' una bella lezione di cittadinanza, che è italiana ed europea, va detto in questo momento particolare, e questo i ragazzi lo capiscono".
"Le giornate sono vere feste di piazza che chiamano i cittadini a conoscere beni culturali, paesaggio, storia e tradizioni dell'Italia e sostenerne la tutela - conclude di Francesco- unendosi al Fai che proprio in questo 2025 compie cinquanta anni di passione civica in difesa del patrimonio".