Inizialmente previsto per oggi, il ritorno di Patrick Zaki in Italia e la festa in programma a Bologna in Piazza Maggiore slitteranno di almeno un paio di giorni. I documenti ufficiali egiziani per revocare il divieto di viaggio, spiega proprio Zaki in un Tweet, saranno finalizzati domani a mezzogiorno dopodiché potrà prendere il volo direzione Italia, ma non sarà un aereo di stato.
L'attivista infatti ha scelto di rifiutare il volo messo a disposizione dal governo italiano e non intende incontrare le autorità. “Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma di indipendenza” afferma il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. "Quella di Zaki la interpreto come una scelta giusta – sottolinea Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana - bisogna lasciarlo in pace, ha già passato 22 mesi nelle carceri egiziane". “Patrick Zaki ha fatto una scelta personale – aggiunge il ministro della Difesa, Guido Crosetto – e ci ha fatto risparmiare anche dei soldi, va bene così”. “A noi interessava liberarlo – sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani – e il governo si è impegnato per riuscirci”. L'attivista egiziano dovrebbe restare a Bologna un paio di settimane, dopodiché tornerà in Egitto per sposarsi con la fidanzata.