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Traffico d'armi: per la Corte d'Appello di Roma, Giulio Lolli non è un terrorista

La condanna scende da nove a cinque anni

11 nov 2022
Giulio Lolli, immagine dall'udienza al Tribunale di Rimini l'11 novembre 2020
Giulio Lolli, immagine dall'udienza al Tribunale di Rimini l'11 novembre 2020

Scende da nove a cinque anni la condanna in appello per Giulio Lolli, l'ex imprenditore 56enne di Bertinoro, accusato di traffico di armi e associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale. Quest'ultima accusa è stata fatta cadere dai giudici di secondo grado di Roma. L'uomo era stato estradato nel 2019 dalla Libia. "Aspetto con ansia le motivazioni della sentenza, ma comunque un primo importantissimo risultato è stato raggiunto", ha commentato, al Corriere Romagna, l'avvocato Claudia Serafini che ora spera che la sentenza "da subito porti il mio assistito lontano da un carcere di massima sicurezza dove è stato ingiustamente detenuto per tre anni". Per la legale "Lolli ha solo svolto un lavoro di intermediazione nella vendita di quella imbarcazione". Si tratta della "Mephisto", nella cui stiva sono state trovate armi da guerra, come bombe, mine, granate, lanciarazzi, missili anticarro.





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