È un'analisi dura quella che fornisce l'albergatore e presidente di Teamwork hospitality, Mauro Santinato, al Corriere Romagna, sul turismo di Rimini. Il consulente per l'industria della ricettività parla di un turismo straniero che stenta a decollare, con un numero notevole – ma imprecisato – di disdette. Mentre il mercato italiano è, purtroppo, fortemente condizionato “da una politica dei prezzi incentrata sul massimo ribasso”. E porta l'esempio di almeno 200 hotel riminesi che sui portali delle agenzie di viaggio o di prenotazione online, “offrono una camera ad un costo inferiore ai 50 euro (25 euro a persona), colazione compresa”. Ma ci sono anche cifre inferiori, sottolinea Santinato. E chiede: “Che qualità alberghiera esprimiamo?”. L'albergatore auspica così che tanti colleghi partecipino al bando regionale che concede fino a 200mila fondo perduto per la riqualificazione alberghiera. Nella speranza di coprire il gap con altre località balneari come Iesolo, Taormina o Forte dei Marmi. E a fine intervista, Santinato fa notare come su un 800 alberghi attivi, la metà sia gestita da “forestieri”; numeri che potrebbero mettere in dubbio il concetto stesso di “ospitalità romagnola”.