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Vertice distensivo a palazzo Chigi, il premier vuole evitare la procedura d’infrazione

di Filippo Mariotti
11 giu 2019
Vertice distensivo a palazzo Chigi, il premier vuole evitare la procedura d’infrazione

Un vertice di due ore a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, conclusosi a notte inoltrata e che ha sancito la tregua, dopo la conferenza stampa di una settimana fa, in cui Conte minacciava dimissioni se non avesse ricevuto risposte rapide e precise sul prosieguo del governo. Governo che dunque va avanti, assicurano tutti, nonostante resti tensione su come evitare la procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea nei confronti dell'Italia. Salvini esclude una manovra correttiva, e chiede a sua volta un cambio di passo da alcuni ministeri che, a suo dire, “hanno rallentato”, e Di Maio indica nell'abbassamento delle tasse la sua priorità.

Intanto tra poco si riunirà il Consiglio dei Ministri, all'ordine del giorno figura una proposta di legge sul salario minimo e il nuovo testo del decreto sicurezza, che potrebbe contenere novità anche per San Marino, erano state annunciate delle modifiche per risolvere la questione targhe. Vedremo se ci saranno. Decreto sicurezza che tra l'altro arriverà al vaglio della Corte Costituzionale il 19 giugno, per esaminare i ricorsi presentati da alcune regioni, tra cui l'Emilia Romagna e le Marche, contro numerose disposizioni in materia di immigrazione.



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