Erano le 20 in punto del 28 febbraio 2013: le porte del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo si chiusero sancendo ufficialmente la fine del Pontificato di Papa Benedetto XVI e dando inizio alla Sede Vacante. Il rintocco delle campane nella Basilica di San Pietro, il picchetto d'onore schierato nel Cortile San Damaso: alle ore 17.00 Benedetto XVI lascia definitivamente l'appartamento papale per affrontare il volo in elicottero su Roma e l'ultima benedizione dal balcone del Palazzo Apostolico di Castello. Una decisione senza precedenti, quella del 265esimo pontefice della Chiesa cattolica, annunciata personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto l'11 febbraio di quello stesso anno. Alla base della sua scelta il peso dell’incarico di pontefice che il Papa ha spiegato di sentire, quindi la conclusione di abdicare - per il bene della Chiesa -, giunta dopo aver a lungo meditato. La sera del 13 marzo 2013, al quinto scrutinio del conclave indetto per l'elezione del successore, venne nominato papa il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che assunse il nome di Francesco.
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