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Appello delle forze curde agli Usa, aiutateci

13 ott 2019
@ansa
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L'Italia chiede all'Unione europea di bloccare la vendita di armi alla Turchia dopo l'offensiva militare contro i curdi nel nord-est della Siria che in pochi giorni ha già causato la morte di decine di civili. Dopo che Olanda, Norvegia, Finlandia e da ultimo la Germania e la Francia hanno annunciato il bando delle forniture militari verso Ankara, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Napoli, dove si trovava per festeggiare i dieci anni del Movimento 5 Stelle, ha spiegato quale sarà la linea che porterà lunedì al suo primo Consiglio degli Affari Esteri a Lussemburgo.

Le forze curde in Siria chiedono agli Stati Uniti di "assumersi le proprie responsabilità morali" e di "rispettare le promesse" dopo aver accusato Washington di averle abbandonate davanti all'offensiva delle truppe turche. "I nostri alleati ci avevano garantito la loro protezione", invece "ci hanno abbandonati con la loro ingiusta decisione di ritirare le loro truppe alla frontiera turca", hanno deplorato le Forze democratiche siriane in un comunicato letto davanti ai giornalisti.

Intanto le forze turche affermano di aver conquistato la città di Ras al-Ain, nel nord-est della Siria. Ma le milizie curde hanno subito smentito: "Ras Al-Ain sta ancora resistendo". Fonti locali riferiscono che nel nordest è stata presa di mira una prigione dove sono detenuti centinaia di miliziani dell'Isis: un'autobomba è esplosa vicino al carcere centrale di Hasake, capoluogo della regione nord-orientale siriana.


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