La caccia all'uomo in atto in Germania, dopo l'attacco a Solingen, potrebbe essere a una svolta: gli agenti speciali tedeschi avrebbero infatti fermato un individuo sospettato del massacro di tre persone e il ferimento di altre nove durante la festa per i 650 anni dalla fondazione della città.
L'uomo ha usato un coltello, colpendo nella mischia, apparentemente alla cieca. Subito è scattata la caccia al responsabile. E torna lo spettro del terrorismo in Europa, anche se è ancora presto per parlare di organizzazioni dietro alla vicenda: l'attacco è stato classificato come attentato e le autorità sono al lavoro per approfondire. Intanto arrivano i messaggi dalle massime istituzioni del Paese, a partire dal presidente della Repubblica, Frank Walter Steinmeier, che ha invitato il Paese a rimanere unito contro odio e violenza. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta “scioccata dall'attacco brutale” e ha esorato a fare chiarezza sui retroscena.
Mentre la Germania è alle prese con la ricerca della verità, un altro attacco viene registrato nel sud della Francia: esplosione e auto incendiate davanti alla sinagoga di La Grande-Motte. Ferito un poliziotto. La Procura nazionale antiterrorismo si è attivata avviando un'inchiesta.