Washington - L'Amministrazione Biden sta seguendo con grande interesse l'esito delle elezioni del 25 settembre in Italia. La vittoria del centro destra e, in particolare, di Giorgia Meloni, giunge in un momento di massima tensione tra Occidente e Russia, senza contare le scosse ai mercati mondiali, in particolare quello dell'energia, causate dall'invasione dell'Ucraina decisa da Vladimir Putin.
Le reazioni americane al voto italiano sono state improntate al pragmatismo e alla necessità di mantenere compatto il fronte anti Russia, all'interno della Nato e dell'Unione europea. "Siamo desiderosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi, a cominciare dal sostegno all'Ucraina. L'Italia è un alleato vitale, una democrazia forte e un partner prezioso", ha detto all'indomani del voto il segretario di Stato, Antony Blinken. Stessa reazione anche dalla Casa Bianca, che si è detta pronta a lavorare con il nuovo esecutivo, in particolare sugli aiuti a Kiev e le sanzioni alla Russia.
E' apparsa quindi stonata la voce del presidente Joe Biden che mercoledì sera, partecipando ad un evento elettorale del Partito democratico, si è fatto sfuggire un commento preoccupato sul colore politico del prossimo governo di centro destra. Si è trattato di una gaffe, nella quale ha prevalso il ruolo di Biden come leader di partito, rispetto a quello di presidente degli Stati Uniti, il principale alleato dell'Italia. Parole, peraltro, pronunciate proprio dopo che il presidente ucraino Zelensky si era congratulato con Giorgia Meloni e la premier in pectore gli aveva risposto, confermando il sostegno di Roma a Kiev.
E' per questo che la Casa Bianca è corsa ai ripari, precisando che gli Stati Uniti rispettano la volontà degli italiani, espressa nel voto del 25 settembre, e sono ansiosi di lavorare col nuovo governo che si insedierà nelle prossime settimane. Incidente chiuso, quindi. Gli Stati Uniti non possono permettersi di incrinare sul nascere i rapporti con uno dei loro alleati europei più preziosi, proprio mentre Putin rilancia le sue minacce nucleari e, dopo i referendum farsa, annette alla Russia i territori occupati in Ucraina.
La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)