A Mariupol, gli attacchi aerei all'acciaieria Azovstal non si fermano, e continuano i combattimenti nei dintorni. Le autorità regionali di Lugansk hanno denunciato che un raid russo oggi ha colpito l'ospedale di Severdonetsk, dove c'erano diversi pazienti, e una donna è morta. Le forze russe hanno bombardato due volte la città di Avdiivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk, con munizioni al fosforo. Secondo quanto denunciano fonti locali.
Putin avverte: “Risposta fulminea se altri interferiscono in Ucraina e costituiscono una minaccia per la Russia”. Diverse esplosioni hanno nuovamente interessato la regione moldava della Transnistria, che ha messo in allerta le sue forze di sicurezza. Secondo il presidente ucraino Zelensky dietro gli attacchi ci sarebbero i servizi speciali di Mosca, mentre le autorità locali accusano Kiev. Dalla Russia annuncia di essere fuggito il vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, per andare a combattere a fianco delle forze ucraine.
A Zaporizhzhya missili russi hanno sorvolato a bassa quota la centrale nucleare e hanno colpito depositi di armi e munizioni forniti da Usa ed Europa, mentre l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha parlato di livelli “anormali” di radioattività a Chernobyl, di cui oggi ricorre l'anniversario del disastro. Intanto il Papa all'udienza generale torna a lanciare un appello per la pace: “Chi può fermi la guerra”.
Ma la Russia non sembra disposta ad allentare la presa: come per Bulgaria e Polonia, dovrebbe fermare le forniture di gas a tutti i Paesi considerati "ostili", secondo quanto affermato dal presidente della Duma. "Con questa mossa la Russia si danneggia da sola – risponde la presidente della Commissione europea Von der Leyen –. Il sesto pacchetto delle sanzioni arriverà a tempo debito”.