Scontri, morti, e altissima tensione in Cisgiordania. 9 palestinesi – fra i quali, pare, una donna di 60 anni – sono rimasti uccisi a seguito di scontri a fuoco innescati da un'operazione militare israeliana a Jenin. Sarebbero almeno una ventina i feriti. L'Esercito dello Stato Ebraico ha affermato come l'obiettivo fosse la cattura di “una cellula terroristica della Jihad” coinvolta nella realizzazione di molteplici attacchi. Il Premier Netanyahu ha in seguito assicurato come non si punti ad una escalation. Il portavoce del Presidente palestinese Abu Mazen ha invece parlato di “massacro”, compiuto “nel silenzio internazionale”. Da qui la decisione di ricorrere al Consiglio di sicurezza ONU; ma soprattutto di interrompere il coordinamento di sicurezza con Israele. Un decimo palestinese è rimasto poi colpito a morte in un villaggio nei pressi di Ramallah. Annunciano vendetta, dal canto loro, i rappresentanti di Hamas e Jihad islamica palestinese.