Sale la tensione: manca esattamente una settimana all'anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. Per l'occasione oltre alle risoluzioni di Ue e Onu contro Mosca, il presidente cinese Xi Jinping terrà un discorso per la pace. Ma sul campo di battaglia, si va verso la direzione contraria: nel territorio russo al confine di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale – secondo fonti locali – sono concentrati 10mila soldati, mai così tanti nella zona. La Marina di Mosca poi aumenta da sette a undici il numero di navi da guerra schierate nel Mar Nero, alcune delle quali trasportano missili da crociera. Mentre altre sono impegnate nell'Oceano Indiano in un'esercitazione navale congiunta con Cina e Sudafrica.
A Monaco di Baviera al via la Conferenza sulla sicurezza, che riunisce i leader mondiali in vista del primo anniversario del 24 febbraio. Ad aprire il confronto il presidente Zelensky in video collegamento, con una metafora a lui cara: “Kiev è Davide che può sconfiggere la 'Russia-Golia' – dice – se l'Occidente gli fornisce una fionda efficace, cioè armi potenti. Non c'è alternativa – conclude –: l'Ucraina deve vincere, entrare nella Nato e nell'Ue”. E i leader presenti mostrano il proprio sostegno: “Pronti a resistere a un conflitto più lungo”, afferma il presidente francese Macron. “Il vostro posto è qui con noi, nell'Unione”, apre il premier tedesco Scholz, che aggiunge: “Chi può mandare tank all'Ucraina lo faccia adesso”.
Un'altra battaglia, quella del gas, sembra intanto volgere a favore dell'Europa, con le quotazioni alla borsa di Amsterdam che tornano sotto i 50 euro al megawattora per la prima volta da dicembre 2021. Merito in parte del tetto europeo al prezzo del gas. Ma Putin non si scompone e rilancia: “Nonostante la concorrenza sleale, la Gazprom continua ad avanzare”.