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Conclusione della Commissione sulla pedofilia nella Chiesa in Francia: 216.000 vittime dal 1950 al 2020

La commissione propone di "riconoscere la responsabilità della chiesa" e fornire "riparazioni" finanziarie a tutte le vittime

5 ott 2021
Conclusione della Commissione sulla pedofilia nella Chiesa in Francia: 216.000 vittime dal 1950 al 2020

Secondo il rapporto della Commissione diretta da Sauvé - alto dirigente francese, già membro del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Ue - sono state 216.000 le vittime di violenze o aggressioni quando erano minorenni da parte di preti o religiosi cattolici in Francia fra il 1950 e il 2020. Il numero delle vittime sale a "330.000 se vi si aggiungono gli aggressori laici che lavorano nelle istituzioni della chiesa cattolica", come sagrestani, insegnanti nelle scuole cattoliche, responsabili di movimenti giovanili), ha aggiunto Sauvé illustrando ai giornalisti le conclusioni della commissione da lui presieduta.

"Queste cifre - ha commentato - sono ben più preoccupanti, sono agghiaccianti e non possono in nessun caso rimanere senza conseguenze". Le cifre citate sono il risultato di una stima statistica comprendente un margine di circa 50.000 persone, ha precisato Sauvé. La Chiesa cattolica ha manifestato "fino all'inizio degli anni 2000 un'indifferenza profonda, ed anche crudele nei confronti delle vittime" della pedofilia al suo interno, ha detto Jean-Marc Sauvé, presidente della Commissione indipendente che ha diffuso oggi il suo rapporto sul fenomeno. Dal 1950 al 2000, "le vittime non vengono credute, ascoltate - ha detto Sauvé - si ritiene abbiano un po' contribuito a quello che è loro accaduto".




La commissione propone di "riconoscere la responsabilità della chiesa", secondo le conclusioni rese note oggi. "Il primo principio raccomandato dalla commissione - ha detto il suo presidente, Jean-Marc Sauvé - consiste nel riconoscere la responsabilità della Chiesa in ciò che è successo dalle sue origini". 

Il presidente della Commissione che ha indagato sulla pedofilia nella Chiesa in Francia ha lanciato un appello alla Chiesa a fornire "riparazioni" finanziarie a tutte le vittime di violenze sessuali al suo interno dal 1950 in Francia. "Bisogna risarcire i danni subiti dalle vittime anche al di là dei danni identificati, caratterizzati della Chiesa", ha detto Sauvé, auspicando che l'indennizzo non venga considerato come "un dono" ma come qualcosa di "dovuto" dalla Chiesa.





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