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Crisi energetica: nuovo stop alle forniture di gas russo all'Italia

Intanto in Ucraina le forze di Kiev entrano a Lyman

1 ott 2022

Da oggi si fermano le forniture di gas russo all'Italia attraverso l'impianto del Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. A comunicarlo è l'Eni. La società ha fatto sapere che Gazprom non è più in grado di ottemperare agli obblighi necessari per il dispacciamento attraverso l'Austria. L'azienda italiana assicura di essere al lavoro per capire se sia possibile riattivare i flussi. La notizia arriva nelle ore in cui la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede una “risposta comune” per affrontare la crisi energetica.

Sarebbe terminata, invece, la fuga di gas dal Nord Stream 2. E in merito al Nord Stream, l'ipotesi è che robot di manutenzione abbiano piazzato delle bombe causando la falla. La prima perdita, segnala l'Agenzia finlandese per l'ambiente, è vicina a un'importante discarica di armi chimiche nel Mar Baltico. All'indomani della cerimonia di annessione delle 4 regioni ucraine da parte di Mosca, nuovi attacchi russi nel Donetsk. Raid missilistico anche nell'area di Odessa: colpito un sito industriale. Sul piano strategico, però, le truppe ucraine “entrano" a Lyman.

Dopo il ritiro dei russi dall'area, il leader ceceno Kadyrov ha invitato Mosca a valutare l'uso di un'arma nucleare a basso potenziale in Ucraina. Dalla società energetica del Paese, poi, la notizia dell'arresto – da parte russa – del direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Intanto, a seguito delle elezioni italiane, Kiev si congratula con la leader di Fratelli d'Italia e chiede sostegno al futuro Governo, invitando Giorgia Meloni a visitare il Paese. 





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