Via libera da parte del Consiglio Ue all'estensione del regime delle sanzioni nei confronti della Bielorussia. La decisione, presa nella riunione dei ministri degli Esteri Ue, permette a Bruxelles di colpire individui ed entità che organizzano o contribuiscono ad attività del regime di Lukashenko che facilitano l'attraversamento illegale delle frontiere esterne dell'Ue.
La Russia può aiutare a risolvere la crisi dei migranti sul confine bielorusso-europeo esclusivamente come mediatore - sostiene il Cremlino. Non è assolutamente corretto attribuire ad Alexander Lukashenko l'intera colpa della crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Ue – ha concluso. La Bielorussia non vuole un conflitto di confine, il conflitto semmai è necessario alla Polonia – ha detto Alexander Lukashenko. La Bielorussia è pronta a rimandare i migranti in patria, ma loro non vogliono tornare.