Michele Chiaruzzi sottolinea come uno Stato associato dell'UE sia “stato smembrato da una grande potenza”, sin dal 2014; proprio in concomitanza della sigla dell'accordo di associazione. La guerra d'ucraina – ricorda il Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell'Università di San Marino - “incendia le terre d'Europa da 8 anni” (si parla di 14.000 morti), “oltre alla violenza e alla distruzione che genera; e l'ostilità diffusa”. “Proprio quell'ostilità – continua Chiaruzzi - che oggi l'Unione Europea si trova a dover fronteggiare e discutere”. Ad avviso dell'analista questa crisi investe compiutamente l'Europa. “Quindi – conclude - l'UE si trova di fronte ad un bivio storico: unirsi politicamente, con la capacità di rispondere anche a queste crisi di guerra, violente; o subirle”.
Nel video l'intervista