Previsioni fosche, a cadenza quotidiana, quelle tratteggiate dall'amministrazione statunitense. Questa volta è stato il turno del Segretario di Stato Blinken, che ha affermato come un'invasione, da parte della Russia, possa avvenire “in qualsiasi momento”, anche durante le Olimpiadi in corso a Pechino. Mentre il presidente Biden ha invitato i propri connazionali a lasciare immediatamente l'Ucraina; “le cose potrebbero impazzire velocemente”, ha aggiunto. Ha parlato di un rischio reale di conflitto armato, in Europa, anche il Segretario Generale della NATO, Stoltenberg; che ha pure ipotizzato un golpe a regia russa contro il Governo di Kiev. Situazione di muro contro muro, dunque; e c'è chi ipotizza che tali toni, da guerra fredda, abbiano come scopo quello di compattare - anche i Paesi più riluttanti del blocco occidentale – su una linea ostile al Cremlino; con i relativi effetti sulle politiche di approvvigionamento energetico. In Russia intanto sta avendo un forte risalto mediatico un retroscena del faccia a faccia di ieri, a Mosca, fra Sergei Lavrov e la sua omologa del Regno Unito. All'esordio su un palcoscenico importante, infatti, il neo ministro Liz Truss sarebbe incappata in una clamorosa gaffe, confondendo due regioni russe – Rostov e Voronezh - con le aree separatiste del Donbass, suscitando imbarazzo nella delegazione. E questo rispondendo a Lavrov, che sottolineava come il dislocamento di truppe, in quelle due regioni al confine con l'Ucraina, fosse del tutto legittimo e che quindi non avesse senso chiederne il ritiro. L'episodio è stato riportato anche dal Guardian, che ha citato il sarcasmo dei media russi.