In piena campagna mediatica contro Dubai, che nei giorni scorsi è finita nel mirino della stampa internazionale, suscitando polemiche ed editoriali infuocati, per avere aperto i suoi confini ai turisti e avere così favorito un'impennata di casi nei viaggiatori di ritorno nei loro Paesi, lo Sceicco Mohammed Al Maktoum ha annunciato una svolta storica: per la prima volta gli stranieri potranno ottenere la cittadinanza emiratina; purché portino un valore aggiunto. Quindi investitori, ingegneri, scienziati, architetti, medici, ma anche artisti, potranno avere il passaporto emiratino. Un'opportunità per "coloro che possono contribuire al nostro viaggio di sviluppo", ha sottolineato lo Sceicco.
E con quello che qui viene definito “Dubai Spirit”, lo spirito di Dubai, un misto tra fiducia in chi governa il Paese, solidarietà e collaborazione tra gli abitanti, la lotta al Covid-19, all'impennata di casi che si è effettivamente verificata dopo Capodanno e alla crisi economica, prosegue. E' stato approvato un quarto vaccino, l'AstraZeneca prodotto in India, oltre a quelli in uso finora, il cinese Sinopharm, Pfizer e il russo Spuntik V. La campagna vaccinale continua quindi spedita, con 40,5 dosi ogni 100 persone: i residenti vaccinati hanno superato i 4 milioni e con alcune restrizioni (tra le quali la chiusura dei bar e una capienza ridotta al 70% negli hotel), il Governo assicura che la situazione è sotto controllo. “Il nostro approccio alla gestione del Covid-19 – ha sottolineato il vicedirettore della Dubai Health Autority, Alawi Alsheikh Ali, in una intervista rilasciata alla CNBC - è riuscito a trovare un equilibrio tra salvare vite e salvare il sostentamento delle persone. I numeri sono aumentati, ma il sistema sanitario è in grado di reggere la situazione”.
L'emirato di Dubai nei giorni scorsi ha annunciato anche una "alleanza logistica" per favorire la fornitura di due miliardi di dosi di vaccini, nell'ambito dell'iniziativa Covax destinata ai Paesi più poveri. La Dubai Vaccines Logistics Alliance metterà a disposizione la compagnia aerea Emirates e la rete portuale di Jebel Ali, grazie ad un accordo firmato dalla società logistica Dp World e dall'Unicef, per distribuire vaccini nei Paesi a basso reddito.
Elisabetta Norzi