In attesa di capire le conseguenze che avranno qui nei Paesi del Golfo le elezione americane, in particolare sui rapporti con l'Iran, questa settimana l'attenzione è stata, ancora una volta, tutta rivolta al Coronavirus: lo Sceicco di Dubai, Mohammed Al Maktoum, è stato immortalato in uno scatto, postato su Twitter, mentre si sottopone al vaccino contro il Covid-19 della cinese Sinopharm. Nei giorni scorsi anche diversi ministri e alti funzionari, oltre al capo della polizia di Abu Dhabi, hanno ricevuto la prima delle due iniezioni previste.
“Ricevendo il vaccino per il Covid-19 - ha twittato lo Sceicco -, auguriamo a tutti sicurezza e salute, e siamo orgogliosi dei nostri team che hanno lavorato senza sosta per rendere il vaccino disponibile negli Emirati Arabi”. Grazie ad una normativa che, a settembre scorso, aveva autorizzato l'uso immediato del vaccino in caso di emergenza, gli Emirati, come anche il vicino Bahrein, hanno cominciato a somministrare le dosi ai lavoratori in prima linea a rischio, come medici ed infermieri, anche se i risultati della fase 3 della sperimentazione non sono ancora stati pubblicati. Nei mesi estivi il vaccino cinese era stato invece iniettato, senza riportare effetti collaterali gravi e generando anticorpi sufficienti, a 31.000 volontari, qui in Bahrein e in Giordania.
Intanto al ritmo di oltre 100.000 tamponi al giorno, la situazione sembra sotto controllo, con circa l'1% di positivi quotidiani. I casi attivi stanno scendendo e complice il clima mite, che vede finalmente riprendere la vita all'aria aperta, ci si aspetta un calo dei contagi nei prossimi mesi.
Dubai ha inoltre annunciato un nuovo pacchetto di incentivi da oltre 136 milioni di dollari per sostenere l'economia locale e si inizia a pensare concretamente al post pandemia, con un comitato incaricato di guidare la ripresa del Paese. Presieduto da Sultan Al Jaber, Ministro dell'Industria e della Tecnologia Avanzata e amministratore delegato della Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), si occuperà di portare avanti un piano strategico per garantire un ritorno sicuro alla normalità, come ha riferito l'agenzia di stampa nazionale Wam: a partire da finanziamenti nei settori chiave per far ripartire l'economia, fino al monitoraggio delle piccole e medie imprese e del settore pubblico.
Elisabetta Norzi