Per Bruxelles non ci sono dubbi: il mercato tutelato dell’elettricità deve finire e non può esserci alcuna proroga. Lo stop alle tariffe fisse deciso dal governo da gennaio “rappresenta una pietra miliare” del Pnrr e rientra nel più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza previste dal piano italiano, riferisce una portavoce della Commissione europea. Tra l’altro, sottolinea Bruxelles, "questo traguardo è stato coperto nella terza richiesta di pagamento dell'Italia, che la Commissione ha già approvato ed erogato”.
Né i vantaggi del mercato libero, che presenta prezzi più bassi grazie alla concorrenza, né il giudizio della Commissione europea non sembrano però placare le polemiche in seno al governo. La Lega, con il vicepremier Salvini, aveva chiesto una proroga di qualche mese del mercato tutelato, aggiungendosi alla richiesta delle opposizioni e definendo lo stop un errore deciso da governi precedenti, ovvero da Draghi. Forza Italia difende la misura. Per il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani "non bisogna fare demagogia su un tema che produrrà effetti positivi".
“Per quanto ci riguarda – dice - le proroghe non servono. Io non sono certo per un'economia statalista", aggiunge il forzista, sottolineando che "nessun danno" ci sarà per i consumatori, anzi il mercato libero abbasserà i prezzi. Il governo, intanto, studia misure per garantire un passaggio guidato con particolare “attenzione ai più vulnerabili", aveva dichiarato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, spiegando che in ogni caso "si va avanti d'intesa con la Commissione europea”.
Fabio Fantozzi
La Presse