Logo San Marino RTV

Expo 2020 Dubai: apre a sorpresa il padiglione dell'Afghanistan

La corrispondenza settimanale di Elisabetta Norzi

10 ott 2021

"Afghanistan", l'insegna era lì, fin dal primo giorno di apertura di Expo, ma le porte del padiglione erano chiuse, gli interni in abbandono. E' stata una sorpresa per tutti vedere che, contro ogni previsione, le sue sale si sono animate. L'allestimento non è ancora concluso, ma tra i 192 Paesi presenti, ora c'è anche Kabul. "Non vogliamo parlare di politica", ci spiega Omar Rahimy, mentre ci accoglie nel padiglione, perché i regimi cambiano, ma il popolo, gli afghani, rimangono e lo spirito del Paese non è stato spezzato. E' lui che ha pensato a tutto, insieme a suo fratello e ai sui figli, senza l'appoggio di nessun diplomatico afghano, coordinandosi direttamente con gli organizzatori di Expo. In mostra ci sono gli oggetti della sua collezione privata, antichi gioielli, pietre preziose, tappeti e sete.



Omar Rahimy, allestitore del padiglione dell'Afghanistan: “Quando ho realizzato come era la situazione, ho pensato che era un dovere per il mio Paese e per la mia gente fare qualcosa. Mi addolorava sapere che il padiglione era chiuso, e io potevo fare qualcosa, allestire fiere è il mio lavoro. Così ho parlato direttamente con gli organizzatori di Expo. Sono grato al Governo degli Emirati Arabi, ora le porte dell'Afghanistan sono aperte e tutti possono venire. Questo è il padiglione del popolo afghano”.

Omar Rahimy è fuggito dall'Afghanistan quando i comunisti hanno preso il potere negli anni Settanta e ora vive a Vienna, con la sua famiglia. La sua azienda è specializzata in allestimento di fiere, in passato aveva già lavorato a diverse esposizioni universali, per questo non è stato difficile organizzare il padiglione.

“Il messaggio che voglio dare al mondo è che tutti noi vogliamo la pace in Afghanistan, ogni afghano lo vuole. Vogliamo che il nostro Paese possa aprire le su porte al mondo, che tutti possano vedere quanto questo Paese sia ricco di cultura, storia. Se il resto del mondo riuscirà ad aiutarci, forse ce la faremo in futuro”.

Atterrato a Dubai il primo ottobre, proprio il giorno dell'apertura di Expo, ha lavorato giorno e notte insieme al figlio per preparare tutto. Con un messaggio che va ben oltre gli oggetti che vediamo.

Abu Bakr Rahimy, allestitore del padiglione dell'Afghanistan: “Auguro all'Afghanistan un futuro di pace. Il mio desiderio è che in futuro possa migliorare la situazione, specialmente per le giovani generazioni, come me. Il mio è un messaggio di pace per il mondo”.




Riproduzione riservata ©