Trovarsi di fronte ad un immenso albero di Natale nella piazza di al Wasl, con la voce del muezzin in sottofondo che invita alla preghiera, è uno scenario inaspettato. Eppure qui ad Expo Dubai ogni angolo di strada è addobbato e proprio ieri sera si è svolta la più classica delle cerimonie natalizie, con tanto di fiocchi di neve che scendevano dal cielo: l'accensione delle luci.
Con le vacanze invernali, Covid permettendo, Expo ha previsto un incremento di visitatori e tutti i padiglioni propongono intrattenimenti ed eventi per famiglie e bambini, mentre lo spettacolo serale proiettato sulla cupola della connessione è ora a tema Natale.
In Finlandia Santa Claus è purtroppo comparso per soli due giorni: per motivi di sicurezza, a causa degli assembramenti che si creavano davanti alla grotta, è stato deciso di interrompere le sue apparizioni. L'Italia augura buone feste dalla facciata illuminata del suo padiglione, mentre davanti al Lussemburgo si beve cioccolata calda e si vendono casette di pan di zenzero.
E anche a San Marino non poteva mancare lo spirito natalizio: i volontari hanno decorato un piccolo albero, con palline artigianali in ceramica, rigorosamente bianche e azzurre.
Ma Natale non è la sola celebrazione ad essere festeggiata ad Expo Dubai, dopo quella indiana del Diwali, in novembre, è comparso perfino il candelabro ebraico al centro del padiglione di Israele, per Hannuka che si è appena conclusa. Il dialogo interreligioso è stato uno dei temi principali di questa esposizione universale di Dubai, che ha visto confrontarsi su come promuovere la pace, la convivenza e il dialogo, cinque diverse delegazioni religiose: quella ebraica, prima visita ufficiale negli Emirati Arabi, quella musulmana, cristiana, drusa e anche quella del bahaismo. Sulla strada aperta dal documento sulla fratellanza umana, firmato proprio qui negli Emirati Arabi nel 2019, da Papa Francesco e dal Grande Imam del Cairo, mentre si attende, probabilmente nel corso del 2023, il completamento dei lavori per la costruzione della Casa della famiglia abramitica, che ad Abu Dhabi vedrà sorgere una chiesa, una moschea e una sinagoga una accanto all'altra.
Nel video l'intervista a Luca Canini (volontario padiglione San Marino)
Elisabetta Norzi