“Ci stiamo preparando per una nuova fase della guerra”: ad annunciarlo è un portavoce militare di Israele nelle ore in cui le forze dello Stato ebraico guardano all'ingresso via terra a Gaza. Un nuovo step nel conflitto, dunque, dopo il lancio di razzi verso la Striscia. Nella sola notte Israele fa sapere di aver colpito oltre 100 obiettivi di Hamas nel territorio di Gaza. Il numero di ostaggi israeliani rimane fermo a 203.
In uno scenario di tensione che non accenna a diminuire, l'Onu mette in guardia sugli effetti del conflitto. Qualsiasi escalation militare a Gaza sarà “catastrofica” per la popolazione, dichiara l'Alto commissario della Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi. Onu in prima linea nei luoghi della guerra: in queste ore la visita del segretario generale Antonio Guterres in uno dei punti chiave per gli aiuti umanitari verso la Striscia: il varco di Rafah che, al momento, resta chiuso. Riapertura considerata essenziale sia dalla popolazione locale che da altri Paesi come l'Italia. Si punta a far uscire circa 15 cittadini che si trovano a Gaza. “Serve un accordo tra israeliani ed egiziani”, esorta il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Nel frattempo, dopo 11 ore di apparente calma, riprende il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Colpiti poi, dall'esercito israeliano, tre membri di Hezbollah al confine con il Libano. E prosegue lo scontro tra blocchi contrapposti: il presidente Usa Joe Biden punta il dito contro Hamas e Putin che, afferma, “vogliono annientare le democrazie”.