Non cambia la posizione dei vertici del movimento islamista che controllano la Striscia di Gaza: “Qualsiasi accordo con Israele – affermano - deve garantire il cessate il fuoco, il ritiro dell'esercito ebraico e un importante accordo sullo scambio di ostaggi”.
Stati Uniti e molti Paesi arabi sono intanto al lavoro per un piano dettagliato che porti una pace comprensiva tra israeliani e palestinesi, includendo “una cronologia fissa” per la nascita dello Stato palestinese. Ad annunciarlo il Washington Post, secondo cui la presentazione potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. Punto chiave del piano sarebbe il raggiungimento di un cessate il fuoco iniziale di 6 settimane durante le quali gli Usa annuncerebbero il progetto e la formazione di un governo palestinese ad interim. Non è ancora chiaro se Israele accetterà una simile mossa. I ministri di destra radicale del governo di Netanyahu infatti attaccano duramente il progetto per la nascita di uno Stato palestinese.
A Khan Yunis preoccupa l'ospedale Nasser, attaccato dalle forze israeliane: “La situazione è catastrofica e molto pericolosa", dichiara alla Bbc il direttore del nosocomio. Gli unici pazienti rimasti, spiega, sono "ammucchiati nei reparti" e "in estremo pericolo". "Molti di questi pazienti hanno gravi lesioni spinali, agli arti, amputazioni, lesioni cerebrali e non possono muoversi” e lancia un appello all'Onu e alla Croce Rossa.