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Israele: al via l’esercitazione “Inverno caldo” ai confini con il Libano e la Siria

La corrispondenza di Massimo Caviglia

12 dic 2022
La corrispondenza di Massimo Caviglia
La corrispondenza di Massimo Caviglia

Il Presidente israeliano Herzog ha accordato al premier “in pectore” Netanyahu altri 10 giorni, fino al 21 dicembre, per consentirgli di formare il nuovo governo, con la raccomandazione di non danneggiare gli equilibri democratici del Paese e non alienarsi le alleanze internazionali. Intanto a Jenin, roccaforte della Jihad Islamica in Cisgiordania, durante un'operazione di antiterrorismo della Polizia si sono sviluppati violenti disordini con spari ed esplosivi contro le forze israeliane. Una ragazza palestinese di 16 anni è rimasta uccisa mentre assisteva agli scontri dal tetto della propria casa. L'esercito israeliano ha aperto un'indagine, sostenendo che con “alta probabilità” la Polizia abbia sparato accidentalmente alla ragazza, ma la giovane è stata immediatamente sepolta dalla famiglia, senza permettere di verificare il tipo e la provenienza dei proiettili. In questo periodo la Jihad Islamica, come Hamas e Hezbollah, stanno risentendo del blocco dei finanziamenti provenienti dall’Iran a causa della crisi politica e finanziaria di Teheran dovuta alle proteste per la morte di Mahsa Amini e alle sanzioni per la vendita di droni e missili alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Ciò non ha impedito alle Guardie della Rivoluzione Islamica di proseguire nel contrabbando di armi, ma Israele ha avvertito il Libano che bombarderà l’aeroporto di Beirut se questo continuerà ad essere utilizzato come rotta per il traffico di missili e droni iraniani tramite voli civili verso Mosca, la Siria e Hezbollah. Intanto la Russia sta addestrando i piloti iraniani sui caccia Sukhoi, e Teheran riceverà gli aerei entro la fine dell’anno. Così l’Esercito israeliano ha dato il via anticipatamente all’esercitazione “Inverno caldo” ai confini con il Libano e la Siria. Perché bloccare i duecentomila razzi di Hezbollah e di Assad è condizione preliminare ad un attacco alle centrali nucleari iraniane.

Massimo Caviglia





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