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Israele: Blinken chiede ad Al Sisi di mediare fra Netanyahu e Abu Mazen

La corrispondenza di Massimo Caviglia

30 gen 2023
Antony Blinken
Antony Blinken

Sono almeno due le ipotesi sulla provenienza dei droni che hanno colpito un centro militare di ricerche aerospaziali iraniano. Potrebbe trattarsi di una richiesta americana di colpire, tramite agenti israeliani che risiedono in Iran, una fabbrica di droni che Teheran fornisce a Mosca per la guerra contro Kiev, da cui la dichiarazione di Podolyak, consigliere di Zelensky, che ha affermato: “l'Ucraina vi ha avvertito”. Non si è fatta attendere la risposta del Ministero degli Esteri iraniano che ha convocato l'ambasciatore di Kiev per chiedere una smentita ufficiale o vi saranno conseguenze. La seconda ipotesi è che Israele abbia agito per tutelare la sua sicurezza colpendo una fabbrica in cui l'Iran sta sviluppando missili ipersonici per testate nucleari con l'aiuto della Russia, motivo per cui Mosca ha condannato l’attacco come “una minaccia alla sovranità iraniana che potrebbe avere conseguenze imprevedibili”. Gli ha fatto eco un commentatore russo alla tv di Stato dichiarando: “Sosterremo l'Iran con armi nucleari per i suoi razzi, così vedremo se la difesa antimissile israeliana Iron Dome è davvero di ferro”. E un funzionario iraniano ha dichiarato alla tv Al Jazeera che “vi sarà una risposta e gli attacchi non fermeranno il programma nucleare di Teheran”. Ma intanto è stato colpito, tra l’Iraq e la Siria, un convoglio di 25 camion pieno di missili iraniani destinati a Hezbollah in Libano. Infine oggi il Segretario di Stato americano Blinken è giunto in Israele dopo essersi fermato in Egitto per chiedere al Presidente Al Sisi di mediare fra il premier Netanyahu e il Presidente palestinese Abu Mazen ed evitare ulteriori scontri dopo l’operazione antiterrorismo contro la Jihad Islamica nella sua roccaforte di Jenin in Cisgiordania, cui è seguìto il grave attentato a Gerusalemme contro i fedeli usciti dalla sinagoga. Blinken ha detto a Netanyahu che i legami fra Stati Uniti e Israele rimangono forti nonostante tutto, ma Abu Mazen vuole interrompere il coordinamento sulla sicurezza, mentre Netanyahu chiede misure contro i terroristi, come semplificare la richiesta di porto d’armi per gli israeliani e la revoca della cittadinanza alle famiglie e agli attentatori che ricevono un compenso dall'Autorità Palestinese. Vedremo se Al Sisi e Blinken riusciranno a smussare le posizioni dei due leader.

Massimo Caviglia






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