Le diverse risposte politiche di Gantz e Netanyahu all’ultimatum di Lieberman, che ha chiesto loro di accettare compromessi per un governo di unità nazionale, forse riusciranno a scongiurare una terza tornata elettorale in quest’anno. Offrendo i propri seggi a chi accogliesse il suo progetto, Lieberman ha proposto a Netanyahu di abbandonare i due partiti religiosi, alleati fedeli della coalizione di destra, e a Gantz di accettare che Netanyahu sia primo nella rotazione tra i due premier. Lieberman punta a spaccare il blocco della destra, ma ha ottenuto un netto rifiuto dal Likud che aveva già stipulato accordi con tutti i membri della sua coalizione. Gantz invece ha dichiarato che prenderà in seria considerazione l’ipotesi di compromesso, perché Netanyahu premier senza i suoi alleati sarebbe facile preda qualora Gantz intendesse farlo cadere in caso di incriminazione per frode. E, se Netanyahu non accettasse, i seggi di Lieberman basterebbero comunque a Gantz per essere il nuovo Presidente del Consiglio.
Intanto, mentre l’Iran ha dato il via alla costruzione di un secondo reattore nucleare con la collaborazione della Russia, il Presidente iraniano Rouhani ha cercato di tranquillizzare l’Europa comunicando che tutti i passi sono reversibili e che il ritorno all'accordo sul nucleare sospenderebbe l’arricchimento dell’uranio. Ciò che Rouhani non ha detto è che dal momento in cui vengono azionate le centrifughe veloci e iniettato il flusso di gas UF6 il passaggio non è più reversibile, e l'Iran è pronto ad una svolta nucleare che nessun organismo internazionale può impedire. Infine il Presidente israeliano Rivlin ha inviato un messaggio alla senatrice Liliana Segre per esprimerle solidarietà e manifestare il disgusto per le minacce di morte e per il fatto che una donna novantenne reduce dal campo di sterminio di Auschwitz debba essere ancora esposta alle conseguenze dell'antisemitismo.
Massimo Caviglia