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Israele: se Trump verrà sconfitto alle elezioni, Netanyahu ne sarà indebolito

2 nov 2020
Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

A poche ore dal voto per le elezioni presidenziali americane, il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato di sperare che l'attuale politica statunitense continui nei prossimi anni, elogiando l’attività per la pace in Medio Oriente dell’attuale Presidente. Tutte le recenti normalizzazioni dei rapporti fra i Paesi arabi e Israele portano la firma dell’amministrazione Trump, e non è certo un mistero la sintonia fra il premier israeliano e il Presidente americano, che ha portato gli Stati Uniti ad assumere una posizione ferma nei confronti dell'Iran e a riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Se Trump fosse sconfitto, Netanyahu sarebbe indebolito e Gantz potrebbe unirsi all’opposizione per andare a nuove elezioni.

Perché Trump è popolare tra i cittadini israeliani, molto meno tra l’elettorato ebraico americano, che al 70 % voterà Biden per contrastare i suprematisti bianchi. Anche se, a settembre, 160 rappresentanti democratici alla Camera avevano votato contro un disegno di legge per designare l'antisemitismo come una forma di discriminazione. E perfino gli Stati arabi del Golfo sperano nella vittoria di Trump perché, se Biden entrasse alla Casa Bianca, i Paesi che stavano valutando la possibilità di normalizzare le relazioni con Israele farebbero un passo indietro, e chi si è già esposto rimarrebbe isolato e abbandonato alle rappresaglie iraniane. Se invece vincerà Trump, molti Paesi arabi e musulmani moderati saranno interessati a prendere parte al processo di pace in Medio Oriente.

Massimo Caviglia


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