Sono quasi 7.000 i civili morti e oltre 10.300 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. È il terribile dato diffuso dall'ONU ma gli scontri non accennano a fermarsi. Le navi da guerra russe, con un totale di 84 missili da crociera, sono pronte al combattimento nel Mar Nero e nel Mar Mediterraneo e l'esercito ucraino riferisce anche di un attacco russo a nord est con oltre 30 esplosioni. Proprio questa mattina Zelensky aveva lanciato l'allarme per Kherson, da tre giorni colpita da un'incessante pioggia di missili.
"Sosterremo l'Ucraina fino alla fine” afferma il segretario generale della NATO Stoltenberg, oggi in Romania per la riunione dei ministri degli Esteri. Papa Francesco conferma la volontà di lavorare per una soluzione diplomatica al conflitto e Mosca dice di "accogliere con favore questa volontà", ma quando il pontefice parla di "crudeltà dei russi" il Cremlino reagisce con veemenza: "Questa è una perversione della verità". Kiev intanto è di nuovo al buio: la società per l'energia elettrica ucraina ha annunciato questa mattina la ripresa delle interruzioni della corrente di emergenza. Tecnici ucraini al lavoro per garantire almeno 3 ore di luce due volte al giorno.