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La Meloni a Kiev: "Onorata, doveroso essere qui"

21 feb 2023

Un segnale forte la visita del presidente del Consiglio Meloni nella capitale ucraina, a pochi giorni dall'anniversario dell'invasione. Dopo la prima volta di Biden, anche quella della premier italiana. “Onorata, doveroso essere qui”, il suo commento appena scesa dal treno che l'ha portata a Kiev da Varsavia, città che ieri l'ha vista impegnata in altri incontri. Cerimonie simboliche a Bucha e Irpin, sobborghi dove vi fu una carneficina di civili, e nel pomeriggio l'incontro con il presidente Zelensky.

Slitta da ieri a oggi l'arrivo del capo della diplomazia cinese Wang Yi a Mosca per discutere della proposta di un piano di pace annunciata alla conferenza di Monaco. Oggi è anche il giorno del discorso di Putin sullo Stato della Nazione: “La Russia continuerà sistematicamente l'offensiva in Ucraina – afferma il presidente –. L'Occidente ha fornito gli strumenti per una grande guerra, ma è impossibile sconfiggerci sul campo di battaglia. Ci ha ingannato – continua – giocando carte false, quando noi volevamo una soluzione pacifica”. E poi la velata minaccia nucleare che ciclicamente ritorna: questa volta attraverso la sospensione dello Start, ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa. "Non le useremo mai per primi – conclude Putin –, ma se lo faranno loro dobbiamo essere pronti”.

A stretto giro la reazione della Casa Bianca, che denuncia “l'assurdità” del discorso contro l'Occidente. Da Kiev la replica attraverso il consigliere Podolyak: “Putin vede nazisti e marziani dappertutto – commenta –, dimostra confusione e non ha soluzioni”.






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