Nella serata di ieri, una trentina di manifestanti hanno tentato di entrare nel teatro della Bouffe du Nord, a Parigi, in cui Emmanuel Macron e la premiere dame Brigitte stavano assistendo a uno spettacolo. La polizia è riuscita a respingere il tentativo. Presidente e consorte sono stati prima messi in sicurezza, per poi rientrare nella sala per assistere alla fine della piece teatrale, come riferisce francetvinfo.fr.
Secondo quanto si è appreso, un uomo che si trovava anch'egli in sala ha postato sui social network una foto della coppia presidenziale in platea invitando i militanti ad intervenire fuori dal teatro: "Qualcosa si sta preparando, la serata sarà movimentata", ha scritto su Twitter. Si tratterebbe, secondo France Info, di Taha Bouhafs, un cosiddetto 'giornalista militante' del sito “Là-bas si j'y suis”, che è successivamente stato fermato. Alcuni organi d'informazione francese parla di arresto. L'entourage di Macron ha fatto sapere successivamente che "il presidente continuerà a recarsi a teatro come è abituato a fare e vigilerà affinché azioni politiche non violino la libertà di espressione, la libertà degli artisti e la libertà di creazione".
Bouhafs aveva anche chiesto alle sue decine di migliaia di follower se volevano che lanciasse le scarpe contro il presidente, come fece un giornalista iracheno contro il presidente americano Georges W.Bush nel 2008: "Scherzo... la sicurezza mi sta guardando in modo strano", aveva aggiunto.
E sono giunte le prime reazioni politiche. "Si arresta un giornalista per aver twittato della presenza dei “Méprisant” (disprezzatore) in teatro. Benvenuti a #Macronie" (Macronlandia), ha scritto la deputata francese Danièle Obono su Twitter.
"Quello che è successo a #BouffesduNord è inaccettabile, inaccettabile. Quando proviamo ad attaccare il Presidente della Repubblica, cerchiamo di raggiungere l'Istituzione. Non abituiamoci a queste manifestazioni di violenza contro la democrazia", ha ribattuto la portavoce LREM (La Republique en Marche) Célia de Lavergne.