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Medioriente: l'Eurocamera chiede una pausa umanitaria, l'Ue accelera sui rimpatri

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

19 ott 2023

Una pausa umanitaria del conflitto a Gaza. A chiederla è il Parlamento europeo in una risoluzione approvata oggi ad amplissima maggioranza. I deputati sottolineano che attaccare i civili e le infrastrutture, compresi gli operatori delle Nazioni Unite, quelli sanitari e i giornalisti, è una grave violazione del diritto internazionale.

L’Eurocamera sottolinea che sia gli attacchi di Hamas che la risposta israeliana rischiano di intensificare il ciclo di violenza nella regione. Sollecitano poi l'Egitto e Israele a cooperare con la comunità internazionale per istituire corridoi umanitari verso la Striscia di Gaza.

Da Strasburgo arriva la condanna degli attacchi di Hamas, che deve essere eliminata, ma anche il rinnovato appoggio a una soluzione negoziata, fondata sulla coesistenza di due Stati sulla base dei confini del 1967. A Lussemburgo, invece, si sono riuniti i ministri degli Interni dei Ventisette. Sul tavolo anche le misure antiterrorismo e le ricadute del conflitto in Medioriente sull’Europa, con il timore di vedere nuovi scontri e casi di radicalizzazione.

Dopo l’attentato a Bruxelles, il cui autore si era visto rifiutare già quattro volte la domanda d’asilo in quattro Stati, si punta ora a intensificare le procedure di rimpatrio. Quest’anno sono aumentati del 20%, riferisce la commissaria agli Affari interni Johansson, ma non basta. Bisogna fare di più e approvare anche la direttiva, nel quadro del Patto sulla Migrazione e Asilo, che li rende obbligatori e immediati per chi rappresenta una minaccia alla sicurezza. 

Fabio Fantozzi


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