Accelerare sui rimpatri. È la nuova strategia lanciata dalla Commissione europea che punta fin da subito ad aumentare il tasso di rientro nei paesi di origine dei migranti che non hanno diritto a restare in Europa. Il tema è stato al centro del Consiglio informale di oggi a Stoccolma con i ministri degli Interni. Solo il 16% delle decisioni di rimpatrio poi effettivamente si tramuta in riammissioni. E l’Agenzia europea di controllo delle frontiere Frontex potrebbe svolgere un ruolo decisivo in questo. Solo cinque paesi, infatti, ha riferito la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, si rivolge all’agenzia per questo tipo di operazioni, che dovrebbero essere sempre più digitalizzate. La situazione è “critica”, a detta della commissaria. Lo scorso anno ci sono stati più di 300mila arrivi irregolari e il triplo delle richieste di asilo, quasi un milione. La maggior parte di queste non rientra nei criteri della protezione internazionale, questo significa un sovraccarico delle capacità di accoglienza, spiega la commissaria. L’altro tema è quello di legare la politica dei visti, ma anche delle preferenze commerciali, agli accordi di partenariato con i paesi terzi, in modo tale che siano “reciprocamente vantaggiosi", come si legge nella bozza delle conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo del 9 e 10 febbraio, che avrà proprio la migrazione al centro dell’agenda. Tutto questo mentre la presidenza svedese di turno Ue è impegnata nell’avanzamento dei dossier legislativi del Patto sulla Migrazione e l’Asilo, il pacchetto di riforma del settore che la Commissione europea punta ad approvare prima della fine del mandato nel 2024.
Oggi proprio qui nella sede del Parlamento europeo di Bruxelles si è svolta la cerimonia in ricordo delle vittime dell’Olocausto. “Essere antisemiti significa essere antieuropei", ha rimarcato la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, aprendo l’evento, al quale ha partecipato anche il presidente israeliano, Isaac Herzog. "L'Europa non potrebbe essere ciò che è oggi senza gli ebrei", ha affermato il presidente, che ha chiesto alle istituzioni di eradicare l’antisemitismo in Europa.
Sul fronte Qatargate, si è svolta oggi al Tribunale di Bruxelles l'udienza di convalida degli arresti per Francesco Giorgi, ex assistente di Antonio Panzeri e compagno di Eva Kaili, e di Niccolò Figà-Talamanca, responsabile della Ong 'No Peace Without Justice'. I giudici dovranno decidere se confermare gli arresti o procedere alla scarcerazione. I loro legali non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, definendo la “situazione complicata”.
Di Fabio Fantozzi