In una serie di telefonate il ministro della difesa russo Shoigu parla con gli omologhi statunitense, francese, turco e britannico dell'ipotesi che Kiev possa usare una “bomba sporca”, contenente cioè materiale radioattivo. Ma “nessuno si lascerebbe ingannare se la Russia intensificasse il conflitto in Ucraina utilizzando questo pretesto”, dichiarano in una nota congiunta Parigi, Londra e Washington. L'Ucraina e l'Occidente invece sospettano che la Mosca sia pronta a far esplodere essa stessa una “bomba sporca” per giustificare un'escalation militare. Il presidente russo Putin fa sapere di non essere disposto a telefonate con i leader occidentali perché questi ultimi “non mostrano alcun interesse a mediare per risolvere il conflitto”. Sul campo di battaglia, nel frattempo, la controffensiva ucraina punta verso la città di Kherson, dove i cittadini locali si sono uniti agli occupanti in una nuova milizia. Le truppe di Putin continuano a bombardare Mikolaiv, dopo aver attaccato nelle ultime 24 ore nove diverse località nel Donetsk per 20 volte, usando missili e artiglieria contro i civili. A riferirlo la Polizia.
Nuove restrizioni sulla corrente nel Paese, che ora includono altre tre Regioni. Mentre secondo il New York Times Israele starebbe passando informazioni a Kiev per aiutarla ad abbattere i droni iraniani. Sul piano della propaganda, l'emittente RT, vicina al Cremlino, è stata costretta a sospendere un suo anchorman, Anton Krasovsky, che in tv aveva parlato di "bruciare e annegare i bambini ucraini". In Europa intanto sospiro di sollievo per il gas, al centro delle preoccupazione del Continente, che alla borsa di Amsterdam oggi apre in forte calo a 100 euro al Mwh.