Si è chiusa la maxi tornata di primarie negli Stati Uniti: il Super Tuesday, che coinvolge 15 Stati e un territorio americano, ovvero le Isole Samoa. E' un successo sia per Joe Biden che per Donald Trump, già avversari nelle elezioni presidenziali del 2020. Entrambi ipotecano la nomination e quindi il rematch all'appuntamento di novembre. Entrambi cedono però davanti a un avversario.
L'attuale presidente Usa e leader dei democratici perde un round nei caucus delle Isole Samoa, sconfitto da un imprenditore locale, Jason Palmer. Ma non è l'unica insidia che trova sul suo cammino: nelle urne di alcuni Stati infatti, come il Minnesota, ritrova la protesta del voto arabo per il sostegno a Israele.
Nikki Haley strappa a sorpresa il Vermont al rivale repubblicano Trump. Ma poi abbandona la corsa alla Casa Bianca: “Ora è tempo di lasciare”, spiega. Non dichiara ancora il suo sostegno al tycoon ma, citando Margaret Thatcher, avverte: “Si deve guadagnare i miei voti”. Mentre Trump incassa l'endorsement del leader dei senatori repubblicani McConnell, inizia il corteggiamento dei sostenitori della Haley. “Unitevi al più grande movimento nella storia della nostra nazione”, è l'invito del tycoon. “Lui non vi vuole – replica Biden -. Per voi c'è posto nella mia campagna”.