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Russia-NATO: respinte richieste del Cremlino su “stop” a nuovi allargamenti dell'Alleanza Atlantica

Oggi l'atteso vertice a Bruxelles. Sullo sfondo le preoccupazioni per una escalation della crisi in Ucraina

12 gen 2022
Russia-NATO: respinte richieste del Cremlino su “stop” a nuovi allargamenti dell'Alleanza Atlantica

Era difficile attendersi miracoli, vista la complessità dell'oggetto del contendere e la distanza fra le parti. Ma quantomeno, dopo l'aspro confronto dialettico di questi mesi, sia la Russia, che i membri dell'Alleanza Atlantica, hanno convenuto sulla necessità di proseguire il dialogo, alla ricerca di intese. Non era scontato alla vigilia. Per il resto pochi progressi in vista di una de-escalation nel Vecchio Continente; e soprattutto sulla richiesta russa di avere “garanzie legali” per un freno dell'allargamento della NATO a nuovi membri, in particolare l'Ucraina. Linea rossa decisiva per Mosca, poiché in ballo – sottolineano vari analisti - vi sono ragioni strategiche di sicurezza nazionale. Il Cremlino continua ad affermare, inoltre, come all'epoca dello scioglimento del Patto di Varsavia vi furono assicurazioni, in tal senso, da parte dei Paesi Occidentali; che poi vennero disattese. Irremovibile, tuttavia, il Segretario Generale dell'Alleanza. Jens Stoltenberg ha sottolineato come non siano possibili compromessi sul “diritto dei Paesi a scegliere la propria strada”. “Il rischio di un nuovo conflitto armato in Europa è reale”, ha poi aggiunto. Aperture invece sulla politica nucleare, il controllo degli armamenti, la riduzione delle minacce informatiche. Ma ora – ad avviso della NATO – tocca alla Russia “allentare la pressione” ai confini dell'Ucraina. Il portavoce di Putin aveva tuttavia chiarito come Mosca non accetti, né imponga, la logica degli “ultimatum”. Tematiche che verranno affrontate anche domani, dal Consiglio Permanente dell'OSCE.




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