Si combatte con ferocia nella provincia di Idlib; e i continui lanci di razzi delle milizie jihadiste, non sembrano in grado di fermare l'avanzata dei Governativi, che oggi hanno conquistato anche l'ultimo tratto dell'autostrada che collega Hama ad Aleppo. Nella grande metropoli del nord, ora, si può davvero iniziare a pensare alla ricostruzione. Tutto ciò dopo una travolgente offensiva, che ha portato alla liberazione delle città chiave di Maarat al Numan e Saraqib. Quando i terroristi di Tahrir al Sham, e le milizie islamiste alleate, sembravano prossime al collasso, è intervenuta la Turchia, che violando nuovamente la sovranità territoriale siriana ha inviato un robusto contingente ad Idlib. Le truppe di Ankara avevano bombardato, ieri, le postazioni dell'esercito siriano; esponendosi tuttavia ad un preciso contro-tiro di artiglieria che ha provocato 5 vittime. La successiva rappresaglia, secondo fonti turche, avrebbe “neutralizzato” un centinaio di soldati di Damasco. Escalation dalle conseguenze imprevedibili, insomma, con forti implicazioni geopolitiche. Tornano a raffreddarsi, infatti, i rapporti fra Ankara e Mosca. Prevista, nelle prossime ore, una telefonata fra Putin ed Erdogan, che tuttavia ha annunciato oggi nuovi passi contro Damasco.
Siria: a Idlib è ormai guerra aperta fra forze turche ed Esercito siriano
Sempre più esplosiva la situazione nell'ultima roccaforte islamista. Prevista telefonata fra Erdogan e Putin
11 feb 2020
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