Urne aperte in Spagna per le seconde elezioni in poco più di sei mesi, le quarte in meno di quattro anni. La speranza è quella di uscire dall'impasse politica nella quale si è infilato il Paese. Il premier uscente Pedro Sánchez, leader del Partito Socialista, è dato ancora una volta favorito, ma senza quella maggioranza assoluta che gli permetterebbe di governare autonomamente. "Oggi - ha detto dopo il voto - votiamo per la democrazia, poi arriverà il governo". È in calo l'affluenza in Spagna rispetto al voto dello scorso 28 aprile: al momento sono quasi 4 punti percentuali in meno rispetto allo stesso dato della scorsa primavera. Sono circa 37 milioni gli aventi diritto al voto per scegliere 350 deputati e 208 senatori.
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