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Svezia, ucciso a colpi d’arma da fuoco Salwan Momika, l’uomo che bruciò il Corano

È stato assassinato nella sua abitazione a Södertälje. Cinque persone arrestate. Il suo omicidio potrebbe essere stato ripreso in diretta sui social.

30 gen 2025
Svezia, ucciso a colpi d’arma da fuoco Salwan Momika, l’uomo che bruciò il Corano

Salwan Momika, rifugiato iracheno di 38 anni noto per aver bruciato copie del Corano nel 2023, è stato ucciso nella sua abitazione a Södertälje, in Svezia. La polizia, allertata mercoledì sera per una sparatoria, lo ha trovato gravemente ferito. Trasportato in ospedale, è deceduto poco dopo. Secondo i media svedesi, l’omicidio potrebbe essere stato trasmesso in diretta sui social. Nella notte tra mercoledì e giovedì, le autorità hanno arrestato cinque persone e avviato un’indagine per omicidio.

Il tribunale di Stoccolma avrebbe dovuto pronunciarsi oggi sulle accuse di incitamento all’odio etnico contro Momika e il suo co-imputato Salwan Najem, ma la decisione è stata rinviata al 3 febbraio dopo la conferma della sua morte. I due erano accusati di “agitazione contro un gruppo etnico” per aver profanato il Corano durante quattro manifestazioni islamofobe nell’estate del 2023. In una di queste, davanti alla principale moschea di Stoccolma, Momika aveva infilato una fetta di bacon tra le pagine del libro sacro prima di bruciarlo, dichiarando che il Corano rappresentava una minaccia per la democrazia e i valori svedesi.

I suoi gesti avevano scatenato dure reazioni nei paesi islamici, provocando forti tensioni diplomatiche. La sua uccisione ora solleva nuovi interrogativi sulla matrice del delitto e sulle possibili implicazioni per la sicurezza in Svezia, mentre le indagini proseguono per chiarire il movente e identificare i responsabili.





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