A quattro anni dall’assalto a Capitol Hill, Donald Trump è stato ufficialmente certificato dal Congresso come 47° presidente degli Stati Uniti, con JD Vance come suo vice. L’annuncio è stato dato dalla vicepresidente uscente Kamala Harris durante una sessione congiunta del Congresso, in un’atmosfera blindata e surreale, segnata dal ricordo delle violenze del 6 gennaio 2021 e da recenti episodi di tensione come l’attentato a New Orleans.
"La mia vittoria è un grande momento della storia", ha commentato Trump su Truth, il suo social network, citando anche Elon Musk, che ha definito la sua elezione "essenziale per la salvezza della civiltà". Nel suo primo discorso da presidente eletto, Trump ha promesso la grazia per gli oltre 1.500 incriminati nell’assalto a Capitol Hill del 2021, una mossa destinata a suscitare ulteriore dibattito.
Nel frattempo, Joe Biden ha risposto sottolineando l’importanza di ricordare il 6 gennaio come "un giorno in cui la democrazia ha prevalso". Biden, in una delle sue ultime iniziative da presidente, ha dichiarato oltre 253 milioni di ettari di coste come aree protette, vietando trivellazioni. La decisione ha provocato una reazione immediata da parte di Trump, che l’ha definita "una vergognosa vendetta politica" e ha promesso di revocare tali provvedimenti non appena entrerà in carica.
Con l'insediamento previsto tra due settimane, Trump deve tuttavia affrontare i suoi guai legali, tra cui la sentenza nel caso Stormy Daniels, che potrebbe complicare il suo ritorno alla Casa Bianca. I suoi avvocati hanno chiesto il rinvio del processo, invocando nuovamente l’immunità presidenziale.