Nel mirino ucraino Sebastopoli e le zone limitrofe, nella Crimea occupata: esplosioni avvertite questa mattina, dopo quelle di ieri sera nei pressi del vicino aeroporto militare di Belbek. I russi rispondono attaccando Nikopol, nel Sud del Paese, danneggiando case, un gasdotto e la rete elettrica. Oltre a colpire ripetutamente Kherson, 73 volte nell'ultimo giorno, con artiglieria, mortai e carri armati. Allerta aerea in diverse regioni dopo il decollo dalla Bielorussia di quattro velivoli da combattimenti, secondo fonti ucraine. Mentre sale sempre di più il numero dei soldati morti in battaglia: per gli 007 di Kiev, “Mosca perderà fino a 70mila uomini nei prossimi 4-5 mesi”. “Il Cremlino sta mobilitando coloro che vuole usare come carne da macello – commenta il presidente Zelensky –. Noi stiamo chiamando alle armi il mondo civile, per il bene della vita”.
Mentre il Ministero della Difesa russo aggiorna a 89 – per Kiev sono 400 – il numero di militari morti nell'attacco ucraino alla base militare di Makiivka e punta il dito contro l'uso illegale di telefoni cellulari da parte dei suoi soldati, che avrebbe permesso al nemico di localizzare il suo obiettivo. Ma i cittadini, assieme ad alcuni parlamentari ed esponenti nazionalisti, accusano i vertici militari per l'alto numero di vittime e l'annuncio di risarcimenti da parte dello Stato per caduti e feriti sembra non bastare per calmare gli animi.