Si fanno sempre più intensi e cruenti gli scontri per il controllo di Mariupol. Ieri sera il capo ceceno, Kadyrov, aveva annunciato di aver conquistato la città ma il capitano ucraino del battaglione Azov, Palamar, alla Bbc ha smentito la notizia: “Stiamo continuando a respingere gli attacchi ma la situazione è critica”. “Siamo asserragliati nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal – ha spiegato – abbiamo feriti, morti e stanno proseguendo i bombardamenti”.
Palamar assicura però che la resa è "fuori questione" e che non si fida dei Russi per quanto riguarda l'ipotesi di “consegnare le armi in cambio di un'uscita in sicurezza dei civili". Il Cremlino respinge le dichiarazioni di Palamar e del Dipartimento degli Stati Uniti: “L'esercito ucraino – dichiara Mosca – non sta più tenendo posizioni nella città di Mariupol”.
In giornata intanto previsto un colloquio telefonico tra Putin ed il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Bloccati per oggi i corridoi umanitari a causa di pericoli sui percorsi ed il presidente Zelensky ha annunciato che la Russia ha rifiutato la proposta di una triegua per la Pasqua ortodossa. Sarebbero intanto 9.000 i residenti di Mariupol sepolti in una fossa comune a Manhus, a 20 chilometri dalla città portuale assediata. Secondo le stime preliminari il numero di cittadini di Mariupol uccisi dall'inizio dell'offensiva russa ammonta a oltre 22.000.