Fondamentale l'analisi di ciò che sta avvenendo sul campo; perché l'andamento delle operazioni potrebbe accelerare il rischio di decisioni fatali da parte del Cremlino. Pare si stia andando proprio in questa direzione; perché le autorità di Kiev – pienamente consapevoli del caos tra le fila del nemico – hanno scelto, come prevedibile, di non cambiare i propri piani dopo le annessioni decise dal Cremlino, proseguendo nella spinta offensiva. Un dettaglio, allora, l'approvazione da parte del Senato russo dell'inglobamento delle 4 regioni dove si è tenuto il “referendum”; per il semplice fatto che in questa fase le forze di Mosca non sono in grado di controllare tali territori.
Per l'effettivo dispiegamento delle decine di migliaia di riservisti mobilitati occorrerà tempo; da qui la volontà degli ucraini di massimizzare l'attuale superiorità numerica ed operativa. Dopo la conquista di Lyman puntano ormai con decisione all'oblast di Luhansk; ma le novità più significative, in questi giorni, vengono dal fronte di Kherson, dove dopo settimane di sostanziale stasi è stata “riattivata” l'offensiva verso il capoluogo, con un'avanzata che ha travolto le prime linee difensive. Nuovi ripiegamenti, allora, per i russi; da territori considerati ora parte integrante della Federazione.
Da qui la possibilità di risposte non convenzionali, o comunque dimostrazioni di forza, per dissuadere Kiev da altre iniziative. I media britannici riferiscono di un'informativa NATO, nella quale si avvertono gli Stati membri di possibili azioni di Mosca. Come un test atomico nel Mar Nero, utilizzando il drone sottomarino Poseidon. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell'Ucraina. Scenari sempre più inquietanti, insomma. Anche perché, nel frattempo, Zelensky avrebbe ratificato una decisione del Consiglio di Sicurezza nazionale in cui si afferma l'impossibilità di negoziare con Putin. E colpisce anche il modo, piuttosto ruvido, con il quale le autorità ucraine hanno commentato un sondaggio proposto su twitter da Elon Musk, nel quale il miliardario – fino ad ora considerato un amico, da Kiev - ha indicato una serie di proposte di pace. Dalla Corea del Nord, intanto, sostegno alle annessioni russe; e un nuovo test, che ha messo in allarme il blocco occidentale. Un missile balistico a raggio intermedio avrebbe infatti sorvolato le regioni settentrionali del Giappone, prima di cadere in mare.