Nel Donbass ci sono segnali dell'inizio di un'operazione offensiva della Russia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook - secondo quanto riporta l'agenzia Unian - sottolineando che sono in corso gli attacchi missilistici e bombardamenti su infrastrutture industriali e civili. "Si stanno registrando segnali dell'inizio dell'operazione offensiva nella zona operativa orientale. Il nemico ha intensificato le operazioni offensive nelle aree di Severodonetsk, Popasnyansky, Kurakhiv e Zaporizhzhya mentre la battaglia per Mariupol continua, con attacchi al porto", riporta l'Unian.
Il presidente ucraino Zelensky è tornato a parlare all'Occidente per chiedere armi. Ogni ritardo nelle forniture, sottolinea, è come “un permesso alla Russia per uccidere”. Zelensky ha parlato di una grande offensiva che la Russia sarebbe in procinto di lanciare nell'est dell'Ucraina. Il messaggio arriva nelle ore in cui missili sono stati lanciati nella regione di Leopoli: sarebbero 7 i morti, tra cui anche un bambino. Da Zelensky, nel corso di un'intervista alla Cnn, anche l'accusa alla Russia di aver “deportato” verso il suo territorio circa 5mila bambini dalla regione di Mariupol dall'inizio del confitto. Ed è proprio a Mariupol che si registra una delle situazioni più drammatiche: secondo le autorità locali, le truppe russe hanno annunciato una chiusura della città in ingresso e uscita e gli uomini che resteranno saranno “controllati” e “ricollocati”.
Nel frattempo, due cittadini britannici che combattevano con le forze ucraine e prigionieri dei russi sono apparsi alla tv di Mosca chiedendo al Premier britannico Johnson uno scambio con un oligarca arrestato dall'intelligence di Kiev. A Kreminna, nella regione di Lugansk i russi avrebbero aperto il fuoco contro civili in fuga. E a Bucha si parla di 1 abitante su 5 ucciso.
Da Mosca torna a intervenire il presidente Putin che parla del fallimento del “blitz” economico dell'Occidente attraverso le sanzioni. Per Putin siamo di fronte a un declino negli standard di vita negli Stati europei. Il Presidente russo ha poi esortato ad accelerare il passaggio dal dollaro al rublo e altre monete nelle transazioni internazionali e ha parlato di una stabilizzazione dell'economia interna. La Banca Mondiale, intanto, taglia le stime di crescita globali. E dal Vaticano nuovo appello di pace da Papa Francesco.