Dopo il muro contro muro in Turchia nell'incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, il presidente russo Putin contrattacca sul piano economico con la previsione di un rialzo dei prezzi alimentari viste le sanzioni. Russia e Bielorussia, sottolinea, sono “tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali” a livello mondiale. Se la situazione continuerà, avverte Putin, “i prezzi, già esorbitanti, cresceranno ancora”. Il leader del Cremlino invita a non dare la colpa a Mosca per l'aumento dei prezzi dell'energia e sottolinea che il Paese sta rispettando gli impegni sulle esportazioni energetiche.
La guerra in Ucraina viaggia su più binari: bellico, economico, diplomatico. L'offensiva russa sul campo prosegue. Nelle scorse ore nuovo attacco aereo a Mariupol. Le sirene antiaereo sono tornate a suonare a Kiev e a Kharkiv nuovi bombardamenti. Intanto, il ministro degli Esteri di Mosca Lavrov sostiene che l'ospedale colpito a Mariupol fosse usato come sede di un battaglione e non più occupato da pazienti.
Ma durante il vertice europeo a Versailles il presidente francese Macron parla di “atto di guerra indegno e illegale" verso una struttura sanitaria. Proprio da Macron, insieme al cancelliere tedesco Scholz, in giornata la richiesta di una tregua immediata durante una chiamata con Putin. Cessate il fuoco invocato anche dal premier italiano Draghi. Solo oggi aperti tre corridoi umanitari, nella speranza di in una tregua effettiva.
Anche San Marino continua ad accogliere i profughi. Sono 150 finora, fa sapere la Segreteria agli Esteri. Prosegue anche la raccolta fondi per sostenere le operazioni. Il numero di richiedenti accoglienza sarà contingentato, anticipa la Segreteria, visto che le strutture pubbliche sono al completo e per l'”impossibilità concreta a gestire un flusso superiore”.