La legge marziale in Ucraina è stata rimossa, anche se ai militari è stato consigliato di estendere la speciale disposizione per un altro mese.
Il presidente Poroshenko ha spiegato che questa decisione è stata presa a causa dell'avvicinarsi alle elezioni presidenziali. “Difenderemo la democrazia e garantiremo lo svolgimento delle elezioni del 31 marzo 2019” ha detto.
In 10 regioni, dove la legge marziale era in vigore dal 26 novembre, sono stati addestrati più di tremila riservisti. I militari hanno controllato l'efficienza dei rifugi e di altri presidi civili di difesa, elaborato piani di evacuazione e accantonato riserve di medicinali. Proseguono intanto i controlli speciali alla frontiera e in questo periodo è stato rifiutato l'ingresso in Ucraina a più di 1.500 cittadini della Federazione Russa.
Come noto questo stato di mobilitazione è il risultato dell'incidente nello Stretto di Kerch, quando la Russia per la prima volta si è mostrata apertamente aggressiva contro i marinai ucraini.
Le autorità ucraine sono convinte che la minaccia di un'invasione russa su larga scala non sia mai stata così alta.
Il 28 dicembre Macron e Merkel hanno fatto una dichiarazione congiunta chiedendo alla Russia di liberare i marinai ucraini ma il Cremlino si è limitato a prendere nota della richiesta, ribadendo che tutto ciò che è accaduto in questa vicenda è nel rispetto della legislazione russa.
Il 27 dicembre un gruppo di contatto trilaterale ha annunciato un accordo di tregua nel Donbass in occasione delle vacanze di Capodanno. Ma oggi ci sono state due dozzine di bombardamenti e un militare ucraino è rimasto ferito. Era appena stato dichiarato il “cessate il fuoco” e come in precedenti occasioni è stato immediatamente violato.
Victoria Polischuk
Il presidente Poroshenko ha spiegato che questa decisione è stata presa a causa dell'avvicinarsi alle elezioni presidenziali. “Difenderemo la democrazia e garantiremo lo svolgimento delle elezioni del 31 marzo 2019” ha detto.
In 10 regioni, dove la legge marziale era in vigore dal 26 novembre, sono stati addestrati più di tremila riservisti. I militari hanno controllato l'efficienza dei rifugi e di altri presidi civili di difesa, elaborato piani di evacuazione e accantonato riserve di medicinali. Proseguono intanto i controlli speciali alla frontiera e in questo periodo è stato rifiutato l'ingresso in Ucraina a più di 1.500 cittadini della Federazione Russa.
Come noto questo stato di mobilitazione è il risultato dell'incidente nello Stretto di Kerch, quando la Russia per la prima volta si è mostrata apertamente aggressiva contro i marinai ucraini.
Le autorità ucraine sono convinte che la minaccia di un'invasione russa su larga scala non sia mai stata così alta.
Il 28 dicembre Macron e Merkel hanno fatto una dichiarazione congiunta chiedendo alla Russia di liberare i marinai ucraini ma il Cremlino si è limitato a prendere nota della richiesta, ribadendo che tutto ciò che è accaduto in questa vicenda è nel rispetto della legislazione russa.
Il 27 dicembre un gruppo di contatto trilaterale ha annunciato un accordo di tregua nel Donbass in occasione delle vacanze di Capodanno. Ma oggi ci sono state due dozzine di bombardamenti e un militare ucraino è rimasto ferito. Era appena stato dichiarato il “cessate il fuoco” e come in precedenti occasioni è stato immediatamente violato.
Victoria Polischuk
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