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Ucraina: turbolenze a Kiev. Raffica di dimissioni in seno all'establishment per presunti casi di corruzione

A livello europeo si continua intanto a discutere sull'invio di carri armati

24 gen 2023

Varsavia ha fatto la sua mossa. Annunciata la richiesta di autorizzazione, a Berlino, per l'invio a Kiev dei propri Leopard 2. La “patata bollente” è ora nelle mani del Governo tedesco, che fino ad ora ha temporeggiato, per vari motivi. Dai timori di una escalation fuori controllo, alla possibilità di “ingegneria inversa”: qualora un carro armato finisse intatto in mano alle forze di Mosca. Senza contare il fattore simbolico: l'immagine di corazzati di fabbricazione tedesca, impegnati contro i russi nelle distese della pianura sarmatica, richiamerebbe pagine buie di storia. Sul dossier “nessuna novità” ha assicurato il nuovo Ministro della Difesa, Pistorius, dopo un incontro con il Segretario della NATO; che si è detto dal canto suo “fiducioso” che una decisione venga presa a stretto giro. Evidenti i risvolti geopolitici della questione; cartina di tornasole dei complessi rapporti con Washington.

Da valutare, invece, l'eventuale impatto sul campo di battaglia. La Rheinmetall ha parlato della possibile consegna – sulla carta - di 139 carri. Ma 88 di questi sono gli obsoleti Leopard 1; quanto ai modelli più evoluti 29 sarebbero pronti a primavera, i restanti – nella migliore delle ipotesi – a fine anno. Troppo poco e troppo tardi, probabilmente, per le forze ucraine; in grave affanno nel Donbass; senza contare le puntate offensive russe in direzione Zaporizhzhia. Necessaria, in una simile situazione, una leadership coesa; ma proprio in questi giorni l'establishment di Kiev è percorso da forti tensioni. Rumors di dissidi tra Zelensky ed il comandante delle forze armate; e poi il passo indietro del consigliere strategico Arestovych, non più in linea con la narrazione del conflitto; il tragico incidente aereo – dalla dinamica non ancora chiarita – che ha azzerato il Ministero degli Interni.

A completare il quadro – è notizia di queste ore – presunti scandali di corruzione, nell'ambito delle forniture, che stanno provocando dimissioni a raffica. Dal vice capo dell'ufficio presidenziale, Tymoshenko, a vari viceministri incluso quello alla Difesa. Il tema è quantomai sensibile, visto l'enorme flusso di aiuti proveniente dai Paesi occidentali. Velenosa, quanto prevedibile, la reazione di Mosca. In Ucraina – ha dichiarato Zakharova – è cominciata “una nuova spartizione della torta”.






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