C'è preoccupazione in Europa per le mutazioni del virus Sars-Cov-2. E dalla videoconferenza dei leader Ue, convocata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, è scaturita la decisione di tenere aperte le frontiere, ma al contempo è stata inserita una stretta per i viaggi non essenziali.
"Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura" della geografia dell'epidemia "per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. A chi parte da queste zone possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l'arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati", ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, specificando che l'Ue deve essere vista come "una zona epidemiologica unica", su cui intervenire in modo mirato. Misure che saranno facilitate anche dalla decisione di un riconoscimento reciproco dei test - compresi quelli rapidi - in tutta l'Unione.
Decisione subito messa in pratica dalla Francia. In serata, infatti, l'annuncio che a partire da domenica a mezzanotte tutti i viaggiatori all'interno dell'Unione europea dovranno avere - prima della partenza per la Francia - il certificato di un tampone molecolare negativo effettuato 72 ore prima della partenza. Il tampone sarà obbligatorio - si apprende dall'Eliseo - per "tutti i viaggi non essenziali". Restano esentati dall'obbligo i lavoratori transfrontalieri e quelli del trasporto via terra.
I Paesi ad alta vocazione turistica come Grecia, Spagna e Malta - preoccupati per le proprie economie in vista della primavera-estate - avevano proposto l'idea di un passaporto delle vaccinazioni per facilitare gli spostamenti tra Stati. Un'idea da valutare "con estrema prudenza", e comunque non in questa fase, ha detto Michel.
Intanto Merkel ha aperto all'uso del vaccino russo Sputnik V previa autorizzazione dell'Ema, mentre il governo dell'ungherese Viktor Orban si è portato avanti dando luce verde fin da ora. In tutto la Commissione prevede la consegna di oltre 150 milioni di dosi nel primo trimestre, grazie anche all'atteso via libera di nuovi vaccini. Mentre dal secondo i numeri dovrebbero lievitare, per questo occorre prepararsi ad usarli tutti e bene. Il target è vaccinare l'80% di sanitari e over 80 entro marzo, ed il 70% degli adulti entro l'estate.