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Vaccini, Unicef al G7: “Fornitura costante ai Paesi più poveri o saremo al punto di partenza”

8 giu 2021
Foto: Unicef
Foto: Unicef

Occorre una fornitura costante di vaccini anti-Covid ai Paesi più poveri; se inviati in una sola volta, il rischio è che le dosi vengano sprecate perché questi Paesi non hanno le risorse per usarle tutte assieme. Questo l'appello inviato da Unicef – e sottoscritto da personaggi famosi come Billie Eilish e David Beckham – alle nazioni del G7.



In una lettera, l'Unicef chiede a Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti di donare il 20% dei loro vaccini, entro agosto, a Covax. Tra gli altri firmatari della lettera, riporta la Bbc, ci sono Ewan McGregor, Liam Payne, Priyanka Chopra Jonas, Orlando Bloom, Katy Perry, Whoopi Goldberg e Claudia Schiffer. "La pandemia non finirà in nessun luogo finché non sarà finita ovunque", ha detto l'ex campione di Manchester United, Real Madrid e Milan, nonché della nazionale dei Tre Leoni.

I Paesi più ricchi devono vaccinare le loro popolazioni e allo stesso tempo anche il resto del mondo, ha detto al programma Newsnight della Bbc la responsabile dell'Unicef per la campagna vaccinale mondiale, Lily Caprani. "A un certo punto, senza dubbio, dovremo vaccinare i minori di 18 anni - ha sottolineato Caprani -, ma la priorità in questo momento è assicurarsi che tutti i gruppi vulnerabili e prioritari in tutto il mondo ricevano i vaccini - ha aggiunto -. Quindi noi diciamo che Paesi come il Regno Unito e (il resto) del G7 devono donare le loro dosi a quei Paesi a basso reddito adesso, pur continuando a vaccinare le rispettive popolazioni".

Ma la scorsa settimana, il ministro alla Salute Matt Hancock ha affermato che la vaccinazione dei bambini nel Regno Unito avrà la priorità rispetto all'invio di dosi all'estero. Al momento – pare – non vi siano dosi in eccesso in Gran Bretagna.

"Il virus si sta ancora diffondendo in molti Paesi e produce nuove varianti con il potenziale per riportarci tutti al punto di partenza", si legge ancora nella lettera al gruppo G7.




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