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Variante Covid britannica: il porto di Dover riapre al transito in uscita

23 dic 2020
Il porto di Dover (foto archivio Helmut Zozmann - geograph.org.uk)
Il porto di Dover (foto archivio Helmut Zozmann - geograph.org.uk)

Il porto britannico di Dover è stato riaperto al traffico in uscita in seguito all'accordo trovato tra Regno Unito e Francia che mette fine al divieto temporaneo imposto in seguito alla scoperta della nuova variante del coronavirus. In un comunicato, il principale hub britannico ha scritto che avrebbe riaperto dalla mezzanotte, anche se non è ancora chiaro quando le centinaia di camion e tir in attesa potranno cominciare a muoversi. La nota spiega anche che il porto sarà accessibile solo "per i clienti che sono risultati negativi al test Covid".


Per quanto riguarda gli italiani bloccati in Gran Bretagna, potranno tornare solo i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Ma le misure per il rientro - secondo quanto si apprende - saranno ancora più strette, ovvero il tampone prima e dopo essere partiti e comunque sarà obbligatorio fare la quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. È quanto deciso nel corso di una riunione alla Farnesina, dopo una consultazione con i ministeri della Salute e dei Trasporti.

Tali misure restrittive non riguarderanno le merci. La Francia introdurrà l'obbligo di un test PCR per tutti i francesi che intendono rientrare in patria dal Regno Unito: è quanto riferisce France Info citando fonti governative. Questo, precisa l'emittente pubblica transalpina, vale sia per i francesi residenti in Gran Bretagna sia per quelli che hanno semplicemente fatto un viaggio Oltremanica. Anche i britannici residenti in Francia in modo permanente potranno rientrare con l'obbligo di test. La misura riguarderebbe anche i lavoratori, autotrasportatori inclusi. Per le altre persone, in particolare, i cittadini Gb, le frontiere resteranno per il momento chiuse.

"I bandi ai voli e ai treni" dalla Gran Bretagna "dovrebbero terminare vista la necessità di assicurare i viaggi essenziali ed evitare interruzioni alla catena di approvvigionamento": lo scrive la Commissione Ue nella raccomandazione appena adottata sull'approccio coordinato alle misure in risposta alla variante.


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